Scrittori e musicisti migranti – Audio 1
23 Dicembre 2013
Avevo un proposito per il 2014: aprire una sezione audio del blog. Avrei potuto aspettare, ma ho deciso di riadattare a me stessa l’antico adagio, “non rimandare a gennaio quello che puoi fare a dicembre”.
Perché inserire degli audio in un blog che è sempre stato prettamente testuale? Per tre motivi:
- Perché il mio primo stage, vale a dire la mia prima esperienza professionale adulta, l’ho fatto nella redazione del sito internet di una radio. [Radioradicale.it]
- Perché due dei miei film preferiti dell’adolescenza avevano come co-protagonista rumorosa una radio libera. I film erano Radiofreccia e I Cento Passi. L’immaginario di persone solitarie, rinchiuse in una stanza con pochi strumenti di fortuna che cercano di propagare le loro idee oltre i confini di altri mezzi di comunicazione mi ha sempre affascinata.
- Perché da uno dei principali osservatori sui media, il Nieman Journalism Lab di Harvard, arriva per il 2014 un invito a osservare come le persone hanno sempre più spesso le cuffie nelle orecchie e magari non stanno ascoltando la musica [Breaking audios out of radio’s boundaries]
Quindi in questo primo audio esperimento di Storie fatte di parole ascolterete un po’ di musica e sentirete parlare di una scrittrice somala che scrive in italiano e di una band di sei musicisti, tre senegalesi e tre italiani, che si sono incontrati per caso al binario 5 della Stazione di Pisa. E da lì hanno fondato Les Supergriots, band con cui stanno cercando di pubblicare il loro primo album. Col crowdfunding, ovviamente.
Buon ascolto.